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L’ amore di Dominique
Dominique spense il computer e rimase a fissare lo schermo scuro.
Nella luce soffusa del suo studiolo ripensava con amarezza alla lunga
chat appena scambiata.
Mai si sarebbe aspettata che la soluzione di quello che aveva ritenuto
un grande amore, fosse giunta con tanta freddezza.
Freddo il mezzo di comunicazione, tecnologia avanzata ma disumaniz-
zante, fredde le parole per un addio inaspettato, freddo nel suo cuore ferito,
freddo nella sua mente che non riusciva ad elaborare, nell’immediatezza il
distacco.

La notte che l’attendeva sarebbe stata lunga, forse insonne, per questo
decise di prolungare ancora un po’ la sua veglia.
Si spostò dalla sedia della scrivania alla comoda poltroncina da lettura
sistemata in un angolo, prese distrattamente dallo scaffale libreria un volume,
senza avere, realmente, voglia di leggere.
Sedette, appoggiò la testa allo schienale, pose sulle gambe il volume, che
si accorse, solo in quel momento, essere un libro di poesie, guardò l’orologio
che segnava mezza notte passata da un po’ di minuti, quindi chiuse gli occhi
e fece vagare la mente, cercando un appiglio.

La memoria la riportò al primo incontro, gli occhi incatenati da un lungo
sguardo che aveva detto più di mille parole.
L’approccio amichevole, la lunga stretta di mano che aveva trasmesso un
calore particolare ed un brivido lungo la schiena, tutte cose che gli altri pre-
senti non avrebbero, mai, potuto cogliere.

Lui non era bello, per lei non era una qualità importante; era un tipo inte-
ressante, questo si, portamento fiero, non altezzoso, sorridente, garbatamente
disponibile ma fermo, fermezza che trasmetteva con la sua particolare stretta
di mano.

Dopo le presentazioni di rito, la serata era trascorsa senza particolari acca-
dimenti. Lui aveva mostrato interesse ma senza essere asfissiante, avevano
chiacchierato e anche sul piano culturale, lui si era distinto accrescendo l’inte-
resse di Dominique.

Il commiato era stato dei più formali solo lo sguardo era stato pieno di sot-
tintesi. Dominique pensò al particolare: non si erano scambiati, nemmeno, i
recapiti.

Nei giorni successivi Dominique non riuscì a togliersi dalla mente Marcus,
questo era il nome della nuova conoscenza.
Alla fine si risolse a chiedere agli amici comuni, accampando un interesse
professionale.

Quando fu contattato, Marcus finse meraviglia, si era saputo vendere il ba-
stardo, fissarono di incontrarsi, dopo quella prima volta sempre più frequen-
temente.

Lui corretto, mai un avance, mai una frase fuori posto, mai un’allusione,
Dominique non sapeva se quello che provava per Marcus, fosse corrisposto.

La situazione precipitò quando lui le comunicò che per ragioni di lavoro
avrebbe dovuto trasferirsi per alcuni mesi all’estero, certo la distanza non
sarebbe stato un impedimento, allora scattò la molla che fino a quel momen-
to aveva continuato a tendersi.

La notte dell’addio, meglio dell’arrivederci, fu una notte d’amore travolgen-
te, vissuta con pienezza e gustandone ogni attimo.

I mesi trascorsero, inframmezzati da incontri intensi ma fugaci mentre gli
scambi più lunghi divennero quelli in chat, quasi una consuetudine quotidia-
na anzi notturna.

Fino a quella di questa notte, concluse Dominique; le si era fissata nella men-
te come scolpita, un po’ perchè inaspettata, un pò per la delusione che provo-
cava ma anche per la freddezza dopo tanto calore e tanto amore che ora si do-
mandava cosa fosse stato realmente.

Suonava così: Carissima, sono costretto a trasferirmi ancora più lontano e
per un tempo indefinito per questo ho deciso di interrompere il nostro rappor-
to, non mi sembra onesto tenerti legata ad una situazione senza speranza.
Mi auguro e ti auguro che tu possa incontrare una persona che riesca a sod-
disfare, meglio di come ho fatto io, le tue esigenze d’amore e le tue aspettative.
Un lungo abbraccio.

Marcus
Freddo, solo freddo, dopo tanto calore, trasporto, amore?
Dominique si scosse dai suoi pensieri, dalla finestra cominciava a filtrare un
raggio di sole, sarebbe stata una giornata calda, l’alba rosa promette un giorno
migliore, forse era un segno anche per il suo futuro.

Dominique concluse che valeva la pena di andare a dormirci su.

Sergio Cati