Al padre
Ti ho visto padre,
e udito la tua voce.
Ti ho visto chino,
come tante volte,
verso di me e verso
i miei fratelli, stanco
mai della vita, fiero
il tuo viso, segnato
dal male, che a tratti,
ti toglieva il respiro.
Ti ho visto ed ascoltato,
forte era la tua voce,
preciso il tuo consiglio:
Vivi da uomo libero!
Al sole nel bosco
Come è diverso
Il mondo visto
da supino,
col sole in viso,
mentre sopra di te,
batuffoli di nuvole
veleggiano , bianche,
spinte da venti,
che fra le foglie,
passano frusciando
e degli alberi,
le cime muovono,
ondeggianti.
Il silenzio rotto
da rumori che
non guastano la quiete,
resti ed ascolti:
cinguettio di uccelli,
ronzio di insetti,
canto di grilli
e di instancabili cicale,
fruscio di erbe,
in unico concerto
che riconcilia alla vita.
Uomini Uguali
Serio il mio bambino
Mi guarda e chiede:
“ perché, papà, gli uomini
Non sono tutti uguali?”
“ l’amore – rispondo –
ci rende tutti uguali.
E’ aberrante e va respinta
L’dea che la violenza
Della guerra ripristini
I diritti umani
E garantisca la pace
Ode ad un figlio probabile
Non so, se mai vedrò
il tuo sembiante,
sì bello, come appare
alla mia mente.
Non so, se mai potrò
accarezzare l’oro
dei tuoi boccoli,
frutto dell’amore,
figlio mio diletto.
Qualunque sorte
ti sarà serbata,
nel fondo del mio cuore,
sempre, ci sarà
posto e un po’ d’amore.